che cazzo aspetti

vi è mai capitato di trovarvi nella condizione in cui parlate a voi stessi oppure obbligate qualcuno a dirvi la frase nel titolo? Bene se non vi è capitato, ve la dico io ora!

Sembra quasi la frase che si dice ai bambini: ti senti pronto?

Beh, direi che qui siamo arrivati oltre, siete ad un punto di svolta, avete deciso di iscrivervi, e adesso siete lì in attesa. Basta aspettare, bisogna fare!

Uno scrittore si alza al mattino e scrive! Lo fa quando va al gabinetto, quando si trova al ristorante e scarabocchia sul tovagliolo, oggi lo facciamo sul telefonino. Ma alla fine il risultato è lo stesso, tante parole scritte che viaggiano intorno a noi. Un cloud virtuale che le contiene tutte. Scrivere significa prendere tutte queste parole che ci ruotano intorno, dargli un ordine, e metterle in sequenza. Tutto il resto diventa una routine.

Per fare quello che ho appena detto però, bisogna imparare o creare un metodo, perché se anche a parole sembra una cazzata, non è così.

Ci sono forme di stili, di linguaggio, di forma, di gergo, di grammatica, di…di…. non si finisce mai di imparare, sperimentare e poi applicare.

Per farlo, dovete prima impadronirvi della tecnica, farla vostra, e piegarla al vostro volere, esprimendo il vostro “concept” di scrittura, che sarà unico.

La paura è il segnale necessario come il sentimento, per alzare le antenne, tenere alta l’attenzione, cercare di essere pronti, come ai blocchi di partenza, per slanciarvi in direzione del bersaglio, alla velocità più alta che saprete dare.

Cogliete l’attimo e sarete ripagati. Se fino a ieri non pensavate fosse possibile, oggi sapete che potete diventare scrittori, e quindi…. leggiti il titolo x 3 volte, come se fosse il padre nostro, e dopo muoviti! Scrivi! Non importa che cosa, ma scrivi, scrivi, scrivi!